Pagelle piloti: GP del Texas 2022

Chi si aspettava una gara noiosa e piena di polemiche? Io sicuramente, ma mi sono ricreduta appena si sono spenti i semafori. Nonostante il resoconto disastroso di Suzuka e il contorno caotico delle ultime gare, la bellezza di queste corse non si consuma mai. Imprevisti, spaventi e gioie, come sempre, sono stati all'ordine del giorno e hanno ridato un po' di speranza alle tifoserie. Quelle serie però, non quelle che cercano il pelo nell'uovo pur di trovare qualcosa di cui lamentarsi. Frecciatina dovuta.

VERSTAPPEN: 9 - ovviamente quando le cose vanno bene siamo tutti bravi, ma quando le cose non vanno a proprio favore, Max è bravo. Si è divorato Sainz in partenza e in meno di due giri non era più in grado di vedere nessuno dagli specchietti. A seguire un pit stop più lungo del muso di Mattia Binotto che si è guardato la gara da casa; a seguire la lotta da pelle d'oca tra lui e Leclerc. Qualche problema anche con la gestione delle forti raffiche di vento che ha reso la guida ancora più difficile ma allo stesso tempo ha solo confermato l'unicità di questo campione.

HAMILTON: 7 - anche questa volta ci ha creduto fino alla fine, e l'impegno non è stato da meno. Per la grazia di questo sport sia la macchina che il pilota Mercedes sono diventati più umili e di conseguenza più piacevoli: nessuno è il migliore per sempre, Ayrton Senna a parte. Gara soddisfacente per lui anche se ad un passo dalla vittoria (o meglio, 5,023 secondi). Lo penalizzo per le infinite lamentele in radio: penso che, in un momento cruciale come quello della lotta per il primo posto a pochi giri dalla fine, concentrarsi sul polemizzare in radio sia un dispendio di energia inutile. Prossima volta lo invito a casa per una tisana davanti a C'è posta per te, così si sfoga.

LECLERC: 9 per l'impegno, 5 per il carattere - quando deve dimostrare ferocia e furbizia in pista non c'è niente da dire, i suoi sorpassi sono degni di una poesia di Ungaretti: brevi, d'effetto e in battaglia. Purtroppo il sogno dura poco: il degrado delle gomme della F1-75 è inaccettabile per una scuderia di un livello teoricamente alto. Il terzo posto meno apprezzato della stagione: Charles era arrabbiato, deluso, forse dalla sua prestazione o forse da quella della sua macchina e come sempre ha reagito con un silenzio passivo. Capisco l'educazione, ma alzare la voce ogni tanto non gli farebbe male.

PREMI BONUS

PREMIO "CAMPIONI DEL MONDO (???)" - RedBull vince il campionato costruttori dopo 9 anni grazie a due piloti di qualità (più meno, non allarghiamoci parlando di Perez) e una (si, una) monoposto anni luce migliore delle altre. Che si siano aggiudicati questo titolo in maniera del tutto onesta è un'affermazione discutibile purtroppo. Tra il budget cap sforato e le sanzioni date ad occhi chiusi è triste pensare che questa vittoria sia stata influenzata da un "doping" economico e da un piccolo aiutino da parte della FIA.

PREMIO "IL DECOLLO È STATO TURBOLENTO, MA IL RESTO DEL VIAGGIO È STATO TRANQUILLO" - Un altro grosso spavento per lo sport: Alonso, durante un sorpasso su Stroll si ritrova a scivolare contro il guard rail letteralmente su due ruote rischiando una piroetta che solo in uno spettacolo di danza classica sarebbe risultata piacevole. Il dito sarebbe da puntare sul pilota Aston Martin he ha deciso di cambiare traiettoria proprio mentre veniva superato, portando la sua posteriore destra a scontrarsi con l'anteriore sinistra della Alpine causando un decollo da Boeing 747. Fernando, veterano indiscutibile, torna in pit per cambiare l'ala e continua la sua corsa imperterrito, con tanto di sorpasso simile a quello che ha causato l'incidente. I ghiacciai non possono che desiderare una freddezza del genere.

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