TEST UFFICIALI 2023: GLI STRUMENTI USATI DURANTE LE PROVE

L'astinenza sta finalmente giungendo al termine. Da giovedì a ieri si sono svolti i test delle monoposto sul circuito del Bahrain in attesa del primo Gran Premio di settimana prossima. Highlights? Niente di particolare: Mercedes e Aston Martin hanno bloccato un po' il traffico e Ferrari ha generato più confusione di quelle elezioni del Presidente della Repubblica dove "scheda bianca" era stata confusa per un candidato.

Durante le prove vengono utilizzati degli accessori curiosi che servono ad ottenere ulteriori dati sulla vettura, soprattutto dal punto di vista aerodinamico, al fine di migliorare il più minimo dei dettagli in vista della prima gara della stagione.

Chi ha acceso il canale 207 di Sky (non è un sponsor... per ora) in questi giorni avrà notato:

LA FLOW-VIZ: abbreviativo per Flow Visualization, si tratta di quella vernice fluorescente che ogni tanto imbratta le lucide carrozzerie. Lo scopo non è quello di aggiungere un tocco vangoghiano, spero si sia capito. La vernice viene spruzzata sopra alcune aree d'interesse; la macchina viene poi mandata in pista per un giro lanciato, e durante questo giro la vernice si espande e segue il flusso d'aria che in quel momento la sta spostando. Ciò che ne risulta è una prova visibile di come i flussi d'aria passano attraverso le sospensioni, i laterali e i vari deviatori d'aria e soprattutto con che pressione l'aria passa per quell'area.

I RASTRELLI: Questa curiosa aggiunta è una struttura che tiene insieme un vasto numero di Tubi di Pitot, piccoli sensori che mandano al box informazioni sui flussi d'aria in uscita, quindi i vortici d'aria che si creano dietro alle ruote anteriori e posteriori. La funzione è quindi la stessa della vernice, con la differenza che mentre questa da un'immagine dei flussi d'aria che arrivano verso la macchina e passano attraverso, i sensori forniscono dati sui flussi d'aria che escono dalle pieghe della scocca verso la parte posteriore della macchina. Da opera di pittura inedita a trattore è un attimo.

CONSTANT SPEED RUN: questi strumenti che misurano la velocità dell'aria non sarebbero efficienti senza lo svolgimento di un lavoro in pista a velocità costante: gran parte del tempo passato fuori dai box ha quindi lo scopo di validare la mappa aerodinamica della monoposto, precedentemente creata nella galleria del vento ed al simulatore.

Il tutto per ottenere la performance millimetricamente perfetta. Ricordiamo che queste sono monoposto sottoposte a test nei quali se un dato risulta sbagliato di qualche microdecimo si innesca un effetto domino dove la vettura magicamente perde un secondo di prestazione in gara. Vallo a capire.

Avanti
Avanti

IL CAMPIONATO DI FORMULA 1 E LA LOTTA CONTRO LE EMISSIONI