Approfondimento sulla standardizzazione delle monoposto: analisi del regolamento tecnico FIA 2022

È inutile ribadire che quest'anno le macchine si assomigliano molto di più, sia per quanto riguarda le prestazioni ma soprattutto per la conformazione fisica di esse. Non è un caso, bensì è una conseguenza del regolamento tecnico di quest'anno in cui sono presenti liste di componenti che ciascuna scuderia si può permettere o meno di modificare. Sostanzialmente, alcuni pezzi che servono per costruire la monoposto devono essere uguali per tutti, altri invece possono essere "personalizzati" da ciascuna scuderia.

Il regolamento descrive cinque macro-categorie di componenti:

  1. Listed Team Components: componenti interamente costruite da ciascun team e utilizzabili solo da esso, quindi personalizzate per ciascuna macchina costruita. Tra queste si ritrovano le ali anteriori e posteriori, di cui ne spiegherò il funzionamento in un articolo successivo, e la scocca, o telaio, che non è altro che lo scheletro della monoposto. Se volete sentirvi ingegneri per un giorno consiglio di comprare il lego che replica la monoposto di Formula 1. Prima questa lista era molto più ampia: al fine di favorire la competizione e la spettacolarizzazione durante le gare, le scuderie che hanno qualche risorsa economica in più hanno poche possibilità di creare pezzi inediti e super performanti che scuderie minori non sono in grado di replicare.

  2. Transferable Components: componenti che le scuderie possono vendere se create da loro oppure comprare se create da un'altra scuderia o da aziende esterne. Degli esempi possono essere il cambio o le sospensioni. Tutti i pezzi presenti in questa lista hanno un costo fisso di vendita in modo da salvaguardare l'equità economica sia di chi compra che di chi vende.

  3. Standard Supplier Components: tutte le componenti che vengono create da fornitori esterni e che vengono scelte dalla FIA per tutte le macchine presenti nel campionato senza possibilità di modifica. Tra le più interessanti troviamo i cerchioni, che sembrano innocui ma avevano grande impatto sul carico aerodinamico, e il sistema DRS: esso sta per Drag Reduction System, ed è quella parte mobile dell'ala posteriore (da non confondere con il resto della composizione dell'ala posteriore che non fa parte di questa lista) che permette di ridurre la resistenza dell'aria una volta aperta. Anche di questo ne parleremo più avanti.

  4. Prescribed Design Components: componenti che possono essere reinterpretate dalle scuderie ma sotto norme di standardizzazione molto rigide; si possono cambiare ma non troppo. Tra queste la halo (spero sappiate tutti cos'è) e i cestelli dei freni (a questi ci potete arrivare).

  5. Open Source Components: componenti che non danno nessun guadagno di performance anche se diverse da macchina a macchina e che quindi si possono creare liberamente e che si potranno condividere tra tutte le 10 squadre. Degli esempi sono la pedaliera e la forma del volante.

Gran parte delle componenti della lista numero 3 e 4 facevano prima parte della lista numero 1. Questo cambiamento fa parte del grande progetto della Formula 1 di limitare i divari competitivi tra le scuderie e di salvaguardare la loro situazione finanziaria. Quindi scuderie come Mercedes e RedBull non possono più realizzare componenti che sembrano arrivare direttamente da Hogwarts mentre scuderie minori come Haas possono solo comprarne una replica su Wish. Eh no.

In ogni caso questa standardizzazione ha avuto successo e le macchina stanno vedendo prestazioni sempre più simili e competitive. Vedi Schumacher al Gran Premio d'Austria. Intendo il figlio.

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