PAGELLE PILOTI: Gp DEGLI STATI UNIti D’AMERICA - AUSTIN 2024

Una corsa afosa, quella della capitale del Texas. Sì per la temperatura, ma anche per le teste calde dei nostri giovini - Alonso a parte - e astuti guerrieri dietro al volante. Un mese di pausa ha ricaricato le energie e la fame di vittoria per molti, ma per più infervorati l’obiettivo era il riscatto. E riscatto fu, dolce come una torta, ciambella o qualunque sia ciò che mangiano oltreoceano, ma per alcuni è stato più un morso di cioccolato 100% fondente.. leggermente amaro, e arduo da dimenticare. Ecco quindi come si sono comportati i primi cinque qualificati al Gran Premio di Austin.

1º LECLERC: 9

Una prestazione magistrale, non solo per la velocità a lungo attesa della Ferrari, ma per la gestione complessiva della gara. Charles ha mostrato calma e freddezza, rimanendo sempre concentrato nelle fasi cruciali. E il triplo sorpasso in curva uno - a parer mio difficilmente prevedibile data la fama di Verstappen a chiudere la traiettoria interna - degno di bacio da chef: da quarto a primo in una manciata di metri, seguito da una lunga e perserverante dominanza. Inchini alla strategia del muretto box.

2º SAINZ: 8

Ha condotto una gara solida senza errori, regalando la doppietta rossa. A Maranello, per chi non lo sapesse, hanno fatto suonare le campane.. alle 23 di una tranquilla sera d’autunno. Perchè non abbia lottato per il primo posto non ne ho idea, ma una battaglia ignorante tra le rosse dopo un mese di perfida attesa non sarebbe stata poi così male.

3º VERSTAPPEN: 8

Con una macchina che non sta soddisfando le aspettative del pilota più esigente degli ultimi tempi, è stato comunque in grado di dare una delle sue solite lezioni di dominanza assoluta nel mestiere. Ha i nervi talmente di ghiaccio che ho sentito freddo, mentre guardavo la gara sotto una coperta in flanella e con una tisana ardente tra le mani. Non gradite le accuse violente alla RedBull per il dispositivo che finora ha utilizzato per modificare l’altezza del fondo della monoposto da terra: Max ha smesso di vincere ben prima che ne impedissero l’utilizzo. Nonostante ciò, credo che a questo punto gli sponsor lo paghino solo per essere l’incubo peggiore di Lando Norris.

4º NORRIS: 5

Le maledizioni generazionali esistono. E si chiamano POLE SENZA VITTORIA DAI TEMPI DELLA PANGEA. Premesso che gestire e mantenere la stabilità mentale è una competenza che va oltre le mie capacità di comprensione, viene naturale pensare che tensione e pressione stiano giocando un brutto scherzo nella testa di Lando. Una partenza - l’ennesima - cannata, una gara gestita mediocremente e una penalità, giusta o meno, che ha reso vano tutto lo sforzo fatto durante il weekend. Punti tolti anche alla strategia di “gestione gomme” che si è rivelata fallimentare.

5º PIASTRI: 6

Senza infamia e senza lode. Quando Oscar lascia il segno in una gara spesso è argomento di forti dispute, ma in questo caso la sua prestazione è stata neutra.

PREMIO BONUS:

PREMIO “ERRARE È UMANO, PERSEVERARE È DIABOLICO”: Sergio Perez, compagno di Verstappen in RedBull, partiva in 9ª posizione: durante la gara è rimasto bloccato come un lavoratore medio nel traffico della tangenziale milanese a esattamente le 18:15 del pomeriggio in 6ª posizione, a tal punto da aver accumulato più di 30 secondi di distacco dal pilota davanti. George Russell intanto, parte dalla pitlane, combatte in zona punti, sconta 5 secondi di penalità, ritorna in zona punti, raggiunge Perez, e lo sorpassa. La carriera futura del messicano è avvolta da un alone di mistero, ma una stagione quasi priva di punti, purtroppo, parla da sé.

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