Capitolo 3 Regolamento finanziario: esclusioni del Budget Cap

Questa sezione è stata pensata con lo scopo di educare i lettori sul regolamento finanziario, una nuova fascia regolamentare imposta da quest'anno in Formula 1. Dopo aver tradotto il testo dall'inglese all'italiano con successo e dopo tante ricerche svolte a riguardo, voglio condividere le mie osservazioni riguardo alle voci citate nel regolamento nella speranza di accendere un dibattito e di sensibilizzare curiosi e appassionati.

Partiamo dalle basi. Lo scopo del regolamento finanziario è quello di limitare il divario di spesa tra i team presenti nel mondiale imponendo un tetto di spesa, meglio conosciuto come budget cap. In questo caso il regolamento impone un limite di budget di 140 milioni di dollari ad ogni scuderia per un totale di 21 Gran Premi nel corso di una stagione (2022).

Ciò a cui bisogna prestare attenzione è che il budget cap non equivale alle spese totali di una scuderia in una stagione. I top team metteranno comunque a bilancio una cifra che arriverà a circa 250 milioni, a causa dei costi non vincolati dal regolamento, e queste voci non sono certo poche. Nel nuovo regolamento si descrivono in maniera dettagliata i costi esclusi, ma sono tutti raggruppati sotto:

- attività di marketing

- tutti i costi riguardanti il pilota: stipendi, viaggi, pernottamenti ecc..

- attività patrimoniali

- attività non direttamente connesse alla F1

- risorse umane

- attività finanziarie

- attività legali

Oltre all’elenco qui sopra anche i costi delle power unit (motore e tutte le parti correlate), i costi di gestione delle sedi e la loro manutenzione, i costi legali (incluse eventuali penali per rotture contrattuali) e il pagamento delle super licenze (incluse le multe) sono spese escluse dal cost cap.

La prima domanda che ci si pone davanti ad un elenco così vasto di spese escluse è: cosa c’è dentro il budget cap? Esaminando le esclusioni ciò che rimane all’interno del limite imposto comprende solo ed esclusivamente lo sviluppo della monoposto, quindi la carrozzeria, le componenti aerodinamiche, il meccanismo delle sospensioni e dello sterzo... e basta.

A primo impatto viene semplice criticare un regolamento del genere. Data la cifra imposta di 140 milioni, si può pensare che questo limite non aiuti in alcun modo le scuderie minori ad allinearsi con quelle più sviluppate.

Secondo un’analisi più approfondita, però, ciò che più aumenta la differenza tra una monoposto come la Mercedes e una come la Williams sono proprio le componenti presenti all’interno del cost cap. Le spese come quelle legate alle attività di marketing o come il salario dei piloti non influiscono in alcun modo sullo sviluppo della monoposto. Le attività di marketing aiutano ad aumentare gli incassi certamente, ma con l’avvento del cost cap questi incassi non sono più utilizzabili a piacimento. Per quanto riguarda lo stipendio dei piloti, questi ultimi vengono pagati per la loro bravura nel guidare, appunto, una monoposto. Se la macchina non è abbastanza veloce, il pilota influisce poco sul risultato (resta il fatto che, a parità di spese di sviluppo dell’auto, i team più ricchi potranno ingaggiare i piloti migliori).

Nei campionati precedenti al regolamento finanziario una delle variabili che più differenziava le macchine era l’aerodinamicità. I top team avevano la possibilità di creare componenti di altissimo livello per aumentare l’aerodinamicità, e quindi la velocità, della macchina; componenti che molte altre scuderie potevano solo tentare di copiare con risorse economiche ben più scarse. Bisogna ricordare che il regolamento finanziario è affiancato da un regolamento tecnico, caratterizzato da tantissime nuove restrizioni. Infatti molte delle componenti aerodinamiche sono state eliminate dalla monoposto, per lasciare spazio ad unico elemento che prende il nome di “effetto suolo”, che è stato spiegato nell'articolo precedente e che aiuta il regolamento finanziario nel suo scopo, ossia quello di diminuire il divario economico e quindi competitivo esistente tra i team.

Indovinate chi sono i team che si lamentano di più dell'avvento di questo nuovo regolamento?

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I flussi finanziari in Formula 1