VALUTAZIONE PILOTI: GRAN PREMIO DELL'ARABIA SAUDITA 2023

ALONSO: IL GASATO - Ritrovarsi con una macchina che lotta per il podio è una scarica di adrenalina pura: a 42 anni non so quanto bene faccia. L'esperienza pluriennale del due volte campione del mondo unita alla voglia finalmente rinata di vincere è una combinazione pericolosa, se non unica all'interno del paddock. Gara gestita in maniera matura nonostante la penalità iniziale, causata da un errore di uno che nella gaina di partire sbaglia a posizionare la macchina nella casella di griglia. Anche i migliori inciampano.

PIASTRI: IL GASATO CON QUALCHE ANNO IN MENO - il neopilota australiano purtroppo ha perso all'enalotto entrando in McLaren: una carrozza trainata da cavalli avrebbe fatto più figura, ma non è certamente colpa dei piloti che invece con tutte le forze cercano di salvare l'insalvabile. In particolare il classe 2001 riesce ad entrare in Q3; poi ha deciso, dopo una gara sul fondo a seguito di un danno prematuro all'ala anteriore, di spezzare l'orgoglio già distrutto del compagno di squadra Norris. A pochi giri dalla fine si accende una battaglia tra le due monoposto arancioni a cui Lando all'inizio non cede, ma non dura molto: con appena tre giri rimasti Piastri è in grado di superare cattivamente sia il compagno di squadra che la Williams di Sargeant, piazzandosi 15º.

SAINZ: L'INETTO - ragazzi dai parliamone. Fa fatica a tenere la macchina in pista. Parte quinto dopo una qualifica non all'altezza dei diretti avversari per poi finire sesto... senza mai ottenere un sorpasso, neanche di rimonta. Il compagno di squadra? Da 12º a 7º solo con solo l'aiuto della gomma gialla, cambiata più o meno a metà gara con un set di hard che ha fermato le prestazioni della macchina di Leclerc. Che Ferrari abbia da lavorare sulla monoposto si è capito, ma che Sainz sia più assente delle mie compagne delle medie durante la lezione di ginnastica è un mistero che mai risolverò.

VERSTAPPEN: EL MATADOR - da 15º a 2º in 25 giri (di 50). Non raggiunge il primo posto perchè Perez ha chiesto venia e ha venduto la sua anima in cambio della vittoria; si è limitato a rubargli il giro veloce all'ultimo giro. Hey Siri, metti California Girls di Katy Perry.

VALUTAZIONE BONUS

FIA: ERA MEGLIO SE TI DAVI ALL'IPPICA - Ricapitolando: Alonso prende una penalità di 5 secondi per essersi posizionato in maniera sbagliata sulla casella di partenza. Sconta la penalità durante un pit stop in regime di Safety car. Mercedes contesta, tira fuori il regolamento esclamando CREDO NEL CUORE DELLE CARTE e gioca la carta "nel regolamento c'è scritto che non si può scontare una penalità in regime di Safety Car". E la regola effettivamente esiste. Quindi Alonso festeggia sul podio ma poco dopo gli vengono dati 10 secondi di penalità lasciando il posto a Russell. Poi la penalità viene contestata da Aston Martin, e la penalità risulta essere stata data non per la regola di prima ma perchè durante i 5 secondi di penalità nel pit stop (in cui la macchina non può essere toccata dagli ingegneri di pit) l'ingegnere posizionato dietro la macchina ha sfiorato con il cric il posteriore. La contestazione ha successo in quanto vengono mostrate 7 prove di penalità scontate allo stesso modo con l'ingegnere che posiziona il cric toccando la macchina senza che venga fatta investigazione. La penalità viene ritirata, e Alonso torna terzo. Il tutto confermato all'una di notte. Regolare no?

Ma in tutto ciò, la regola del regime di SC esiste o no? Se esiste, perchè la penalità non è stata data per questa ragione? Quindi si può fare o no?

Aiuto.

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CLASSIFICA INCIDENTI: GRAN PREMIO D'AUSTRALIA 2023

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