AYRTON SENNA E IL SUO GRAN PREMIO DI CASA
Mettetevi tutti seduti in cerchio. Oggi vi racconto la storia di un eroe e della sua impresa, che vive e vivrà negli anni a venire.
Era una domenica di inizio primavera, 1991, e la pioggia cadeva sul circuito di Interlagos, in Brasile. Ayrton Senna gareggia in patria, e si sente; gli spalti sono colorati verde-giallo, gli spettatori uniti da un'unica speranza, quella di vedere Magic vincere a casa propria.
Senna guadagna il giorno prima la pole position ma non con poca fatica. Dietro di lui parte Mansell che lo metterà sotto pressione per un bel pezzo della gara. Nonostante ciò, Senna con una partenza incredibile mantiene la sua posizione e giro dopo giro aumenta il suo vantaggio. Il tutto accompagnato da una pista molto bagnata.
Il rivale del brasiliano viene ostacolato da un pit stop lungo e sofferente al 26º, creando un distacco di 7 secondi tra lui e Senna, che essendosi già fermato corre verso la vittoria. Tutto sembra andare per il meglio. Al 30º giro accusa qualche problema con il cambio, ma niente di ingestibile per un pilota come lui.
Giro dopo giro Mansell risulta essere una minaccia costante, che si ritrova ostacolato al 50º giro da una foratura. Si ferma. altri secondi preziosi per Senna.
E poi, la guerra verso la fine.
I problemi al cambio non si fermano per Ayrton, che al 60º giro perde il funzionamento della quarta marcia. Questo significa un utilizzo inusuale del cambio che dovrà passare dalla terza alla quinta e viceversa; a questo punto la guida dovrebbe già risultare impossibile. Poco importa a Senna che va avanti imperterrito con la stessa violenza di quelli che con il BMW in autostrada alle 7 di mattina ti fanno sentire la loro molesta presenza.
La rimonta di Mansell è imminente, ma al 61º giro arriva il suo inaspettato ritiro, ironicamente causato da un problema al cambio. Pivello.
Per Senna la vittoria è vicina: con un distacco gigantesco dal resto del gruppo l'unico suo nemico diviene la sua macchina.
tra il 61º e il 64º la sua McLaren perde la prima. Poi la seconda.
La terza. La quinta.
Mancano 7 giri e Ayrton Senna li deve finire solamente con la sesta marcia funzionante. Ora immaginate di dover frenare da 300 a 70km/h senza mai cambiare marcia.
Il corpo va totalmente in tensione nella speranza di tenere in pista la monoposto inguidabile. Il gruppo dietro guadagna cumuli di secondi ad ogni giro, e chiunque smette di crederci.
Tranne lui. I 7 giri infernali vengono completati e Ayrton raggiunge la bandiera a scacchi. Primo, a 3" dalla Williams che era lontana più di 30".
Accompagnato da dolori agonizzanti e dalll'incapacità di alzarsi dalla macchina, Senna è costretto a fermarsi senza raggiungere la pitlane, soccorso quindi dai medici che lo aiuteranno a raggiungere il podio.
Nel mentre si toglie il casco, che viene issato da uno dei marshall verso le tribune. L'emozione si sentiva in tutto il continente.
Così Ayrton Senna, il 24 Marzo 1991, vince il suo primo Gran Premio di Casa. Sul primo gradino del podio, con le braccia inutilizzabili, porta la coppa verso il cielo.
E con lei, sale al cielo tutto il Brasile.